sábado, 22 de outubro de 2022

Dilettanti; professionisti delle scuse

 












È naturale essere un dilettante qui, sul Piano Terra, del resto siamo in una stazione di passaggio e a parte uno che diventa professionista nei propri obiettivi disciplinandosi per anni alle costrizioni a cui è sempre stato sottoposto, lo faremo difficilmente vedo un gruppo di pari pari.








Come sopravvivere nel mezzo, allora, dal momento che la disciplina è cosa rara? Eludere il sistema o aggrapparsi al meglio che puoi è la risposta, mentre salire i gradini in tandem e convenienza/connivenza con altri coetanei indisciplinati non veramente incoraggiati dal processo.








Colgo l'occasione per rendere omaggio a tutti coloro che hanno sofferto sotto il giogo della maggioranza che non ha sopportato o non ha potuto tornare sulla propria meschinità, comprendendo che è più facile eliminare tutte le persone oneste che hanno osato osservare o mostrare colpe. ignobili frodi di ogni genere. "Mostrati un idiota accanto a coloro che si considerano intelligenti, questo è l'unico modo per sopravvivere in mezzo a loro" - Confucio.






Viviamo in un mondo di abusi, la nostra evoluzione per volontà frettolosa avviene in modo esponenziale. Prendiamo la tecnologia come esempio. poco più di due decenni fa abbiamo lottato per gestire completamente un videoregistratore a quattro testine, e ora ci troviamo di fronte a un armamentario elettronico che la maggior parte di noi non riesce a decifrare completamente prima che diventi obsoleto. Prendi, ad esempio, dispositivi di comunicazione, programmi per computer e automobili con tecnologia incorporata.





Nel libro Conversa! Richiamo l'attenzione sulla professionalizzazione dei venditori mentre i comparatori continuano al loro normale ritmo di evoluzione, il che significa che è molto facile convincere la maggior parte di noi ad acquistare o pagare di più per oggetti che non verranno utilizzati nella loro interezza. Prendiamo come esempio la casalinga. È felicissima del processore lanciato di recente, tuttavia dimentica che, a casa, il più delle volte lo utilizzerà come un semplice frullatore, che praticamente la difenderà bene in cucina.




Ma torniamo al motto del testo. A parte le forme vili che possono essere utilizzate sui Social Network, la più commentata è la proliferazione delle Fake News; la difficoltà di combatterli, quindi vediamo una serie di signori con buone o cattive intenzioni che cercano di risolvere il problema che non ha soluzione, tuttavia dobbiamo mostrare preoccupazione per l'opinione pubblica quando il pubblico stesso non è molto interessato a risolvere il problema. domanda perché le loro vite travagliate sono alle prese con le disavventure che provengono da altri decenni. Quindi, hai bisogno di risolvere i problemi con le Fake News o no? Sì; però, ed è questo il punto, perché non sono stati previsti nel calpestio dei lanci delle Reti o hanno risolto il problema all'inizio con leggi, filtri e tanta buona volontà? Insomma, considerando che tali preoccupazioni non occupano mai le menti di imprenditori ciechi di fronte al macro, tycoon e amministratori delegati di tutto il (dis)ordine che capiscono molto bene la massima del “fuori nelle urine”. Si soppesano i pro e i contro, sempre in contumacia, si tralasciano piccole considerazioni che potrebbero essere trascinate nelle aule dei tribunali, negoziate con i governanti del tempo o addirittura intese come un problema spregevole o un effetto collaterale per gli attori – il pestaggio “per fare un frittata. .." - di fronte alla forza dell'idea principale, il fatto è che i punti nevralgici considerati minori che richiedono poco tempo vengono considerati in questo tipo di attività e la valutazione finale sarà sempre: perché gli stessi creatori non si impegnano questioni che porteranno a conclusioni dannose per uno strato non assistito di clienti, lasciando che sia la società a decidere mentre inventano scuse o si difendono con costosi avvocati che, a parte i loro tirapiedi, solo il pubblico laico accetta?




Al lavoto, mi ha stupito sentire il boss dilettante, non solo accettando, ma, difendere le scuse dei suoi dipendenti, proprio come dilettanti, davanti al dirigente un po' più preparato, per quanto poco preparato alla materia in questione. Comprendendo entrambe le parti, sto zitto e scrivo un punto in più per i miei esercizi domenicali, cercando di non dimenticare quanto sono amatoriale non potendo, almeno all'interno del mio gruppo, pareggiare queste osservazioni.







Il dilettante è un professionista delle scuse. Se ti impegnassi a diventare professionista, come fai per sfuggire alle responsabilità, è certo che saresti una o più posizioni sopra. E anche il livello delle scuse si è evoluto. Le percosse non si adattano più; “mancanza di tempo”, “pioveva”, “è morta mia nonna”, “ho avuto il raffreddore” o “sopraffatto”. Il modo in cui il problema non viene risolto può aprirti le porte. Una volta che sei in grado di trovare una soluzione pronta per il tuo capo per denunciare al suo capo un errore che mostrerà che entrambi siete impreparati, potresti non allontanarti mai dalle ali del capo; ma attenzione, tieni sempre d'occhio quanto sta andando il morale del tuo capo diretto con il suo capo e, se non sei sicuro o capisci che devi attivare il segnale di allerta: prova a vendere la tua professionalità amatoriale ad un altro cliente.


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